Impianto dentale: come scegliere quello giusto
Impianto dentale: come valutare in modo intelligente un preventivo e scegliere un costo/beneficio davvero conveniente.
Ti hanno consigliato un impianto dentale, ma non sai ancora dove farlo? Hai ricevuto preventivi così diversi da mettere in dubbio la tua decisione? Crediamo sia il momento di fare chiarezza per capire veramente cosa sia giusto per te.
Quando si ricorre all’implantologia per la sostituzione di uno o più denti mancanti, la prima domanda che si pone un paziente è spesso “Quanto mi costa?”. Il risparmio economico diviene il criterio più importante per la scelta, mettendo in secondo piano aspetti quali professionalità, qualità del prodotto/servizio, sicurezza.
Il numero degli studi odontoiatrici che fanno di impianti low-cost il proprio core-business, poi, è in continua crescita: non di rado ci si imbatte in preventivi a prezzi stracciati, che hanno poco a che fare con i costi più alti di alcuni centri specializzati.
Davanti a una stima di spesa così ridotta, però, è bene tenere in considerazione che la differenza di preventivo tra i diversi studi dipende dalla tipologia di servizio proposto, e quindi dalle tecniche, tecnologia e dalla qualità del materiale adottato.
A chi affidarsi, quindi, per questa delicata operazione? Cosa valutare di fronte a proposte di implantologia così diverse?
L’osteointegrazione: cos’è e perché è così importante
Per un risultato ottimale, un impianto dentale deve conseguire come obiettivo primario la cosiddetta “osteointegrazione”: la completa fusione tra l’osso e l’impianto in titanio attraverso la formazione di nuovo tessuto osseo intorno allo stesso. Soltanto in presenza di questa condizione, l’impianto potrà supportare la protesi artificiale e consentirle di svolgere la sua primaria funzione, ovvero sopportare le forze trasmesse dai carichi masticatori senza alcun problema.
Nel caso di impianti dentali a basso costo, che non presuppongono a monte adeguata ricerca e sviluppo, non è possibile valutare con serenità esiti e risultati, generando così incertezza sull’eventuale successo o insuccesso di un intervento.
Cosa si nasconde dietro un impianto di qualità
Un lavoro ben fatto, che possa garantire durata nel tempo, integra diversi aspetti, importanti da valutare in fase di preventivo, e dai quali non si può prescindere:
- Professionalità del chirurgo e del suo team: L’implantologia è un intervento serio, specie se riguarda intere arcate o è a carico immediato. Lo studio chiamato in causa deve assicurare al paziente notevole esperienza sul campo e garantire la gestione ottimale anche nei casi più complessi. Affidatevi a chi vanta specializzazioni sull’implantologia e case history di rilievo.
- Tecniche implantari all’avanguardia: La metodologia usata dal dentista per riabilitare l’arcata dentale è fondamentale al momento della valutazione costo/preventivo. La soluzione più veloce e quindi più economica è la cosiddetta protesi di Toronto, con 4 impianti: si tratta di una protesi simile ad una dentiera e che può essere realizzata con materiali economici come la resina. Diversamente, la tecnica che prevede l’inserimento di 5 o 8 impianti, e che prevede una corona circolare a contatto diretto con la gengiva naturale, risulta essere economicamente più impegnativa perché più duratura nel tempo, esteticamente più gradevole e funzionale.
- Materiali: Come è facile immaginare esistono impianti con materiali più o meno costosi con rese e garanzie nettamente diverse. Per esempio, lato protesi (ovvero la parte esterna e visibile del dente), ceramica e zirconia sono da preferirsi alle resine.
- Gestione fallimento implantare: un centro specializzato in implantologia deve saper rimediare ad ogni complicanza e possibilità di fallimento implantare: si parla di un 5% di rischio di insuccesso, ma è bene tenerlo a mente nel momento della scelta.
- Attrezzature ed ambienti: esperienza e materiali sono solo una piccola punta dell’iceberg. È fondamentale considerare anche ambientazione (presenza di sala operatoria, laboratorio odontotecnico interno) strumentazione e tecnologie impiegate: queste, sono di grosso aiuto all’implantologo e hanno un impatto notevole sulle previsioni, qualità e sicurezza dell’intervento.
E per concludere, come disse Tom Peters, di fronte a un problema di valutazione/costi, “Il miglioramento della qualità è la principale fonte di riduzione dei costi. Una cattiva qualità ha costi enormi ben documentabili”.
La qualità è un valore e, come si suol dire non ha prezzo. Soprattutto quando si parla di salute.
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